lunedì 17 ottobre 2011

Capo Verde, il secondo paese meglio governato in Africa

Secondo i dati di classificazione pubblicati dalla Fondazione Mo Ibrahim, Capo Verde occupa il secondo posto tra i paesi meglio governati in Africa. Con un punteggio di 79 su 100, preceduto solo da Mauritius (82), l'indice Ibrahim di Governi Africani 2011 mette Capo Verde al primo posto tra i 53 paesi in materia di "Partecipazione e Diritti Umani" categoria in cui l'arcipelago ha raggiunto 78 punti.

Nel complesso, la Fondazione Ibrahim applaude la consistenza di Capo Verde sul buon governo. 
"I paesi classificati costantemente nei primi cinque posti - Mauritius (82 punti), Capo Verde (79), Botswana (76), Seychelles (73) e Sud Africa (71) - hanno finora registratoprestazioni elevate in tutte e quattro le categorie".


venerdì 23 settembre 2011

E’ morto Aristides Pereira, primo presidente di Capo Verde


Siamo soliti darvi buone notizie, ma in questo post vi parleremo di una personalità importantissima per Boa Vista, che purtroppo ci ha lasciati proprio ieri. Si tratta di Aristides Pereira, morto all’età di 87 anni, primo presidente della Repubblica capoverdiana. Fu coinvolto per oltre quarant’anni nella lotta per l’indipendenza di Capo Verde, raggiunta nel 1975, anno in cui fu nominato Presidente. 
E’ morto in Portogallo, ma la salma verrà presto portata a Capo Verde, così da permettere i funerali di Stato.  


martedì 2 agosto 2011

Diamo i numeri..a Boa Vista!

Vi abbiamo parlato di Boa Vista nei suoi diversi aspetti, ma è giusto anche conoscerne la natura morfologica e geografica, così da poterla visitarla e conoscerla in ogni suo angolo. L’isola ha un’aria complessiva di 620 km² ed è la terza dell'arcipelago in ordine di grandezza, nonché la più orientale del gruppo delle isole Barlavento.  Dista 455 km dalla costa africana, rispetto alla quale è posizionata ad ovest. Il territorio è desertificato in due aree: il Deserto de Viana con le sue splendide dune di sabbia, e il Deserto de Santo Tirso. Oltre all’area desertica Boa Vista è formata da diversi rilievi, il maggiore dei quali è il Monte Estancia (387 m), seguito dal Santo Antônio e dal Monte Negro. L’isola è solcata dal torrente Ribeira de Rabil, che durante il periodo delle piogge è soggetto a grandi piene. Di tutte le isole di Capo Verde, Boa Vista è una di quelle meno popolate, con la maggior parte della popolazione concentrata nella capitale Sal Rei, cittadina che ha nel porto mercantile il suo centro di attività. 


La popolazione parla una variante locale del creolo capoverdiano, lingua che vi abbiamo ampiamente presentato in questo post. Un tempo l'economia si basava sull'agricoltura, ma l'impoverimento del suolo e la parziale desertificazione hanno portato al declino di questa attività a favore della produzione di sale e di datteri. Altra attività che è cresciuta esponenzialmente in questi anni è il turismo, che ha portato una ventata di innovazione e di arricchimento all’isola.

mercoledì 29 giugno 2011

Lura: un nuovo talento creolo


Vi abbiamo già parlato dell’incanto della musica capoverdiana e di una delle maggiori interpreti musicali di queste terre: Cesaria Evoria. Accanto ad un mito del passato, tuttora in voga come solo i miti sono capaci di fare, esistono anche le nuove leve. Una di queste è Lura, cantante portoghese di origine capoverdiana, che ai suoni tradizionali dell’arcipelago africano mescola sonorità jazz e brasiliane. Il debutto di Lura risale al 1996, quando fa da corista a Juka, cantante di musica zouk, in un crescendo di popolarità che la porta a pubblicare cinque album in studio e un best of nel 2010. 


A soli trentasei anni Lura è considerata una delle musiciste più importanti della scena creola. Una voce che non mancherà di sorprendervi…

martedì 31 maggio 2011

La tradizione culinaria a Boa Vista

La cucina di Boavista, ed in generale quella capoverdiana, è ricca di piatti di pesce. La colonizzazione portoghese del XV secolo ha plasmato la tradizione culinaria, in quanto i portoghesi portarono il bestiame e diverse coltivazioni provenienti dalle Americhe. Non è un caso infatti che il mais sia uno dei cibi più tipici in quelle zone ed uno dei componenti del Cachupa, il piatto nazionale. Ne esistono due varietà, una soprannominata ‘dei poveri’, a base di mais bollito, fagioli, patate dolci, manioca e diversi aromi, l’altra ‘dei ricchi’, che agli ingredienti già citati aggiunge pollo o carne di altro tipo. Quando avanza del cachupa, viene solitamente fritto il girono dopo per colazione, creando così una terza varietà, ovvero il cachupa grelhada, al quale viene aggiunto del salame e dell’uovo.  Altri piatti tipici sono la zuppa di pesce, o meglio il caldo de peixe, e il molo de caphode, a base di carne di capra accompagnata dal riso, altro alimento comune a Boa Vista.

Per quanto riguarda invece le bevande, è il grogue a farla da padrone, ossia un distillato che deriva dalla canna da zucchero, oppure il ponche, con un gusto più amabile dato dalla lavorazione con il miele.
Siamo sicuri che i sapori e le specialità capoverdiane renderanno la vostra vacanza a Boa Vista indimenticabile..anche al palato!

lunedì 21 marzo 2011

Piergiorgio Scaramelli


 

Piergiorgio Scaramelli, toscano di 58 anni, vive a Boa Vista da circa 10 anni. 
“Pier”, tutti lo chiamano così, in Italia conduceva una vita ordinaria e possedeva tutto ciò che un uomo potesse desiderare. La grande passione per l’Africa e per i suoi deserti, però, l’hanno spinto a mollare tutto per trasferirsi nella meravigliosa isola di Boa Vista.
L’elemento più importante che da sempre ha caratterizzato la vita di Pier è la sua passione per la corsa. Straordinario atleta ed esperto ultramaratoneta Pier è l’ideatore della “Boa Vista Ultramarathon”, gara in linea di 150km che dal 2000 si svolge sull’isola capoverdiana: forza, resistenza, coraggio e autocontrollo sono le doti fondamentali del perfetto ultramaratoneta.  La maratona, poi, riesce a coniugare nel migliore dei modi l’attività sportiva e il relax di un soggiorno al mare.

A Boa Vista Pier ha raggiunto il suo obiettivo di vivere in libertà, sulla strada giusta, alla ricerca del suo equilibrio.

giovedì 10 febbraio 2011

Leo aka Leo Tortuga - Titolare del ristorante Tortuga Beach

Leo gestisce dal 2004 il ristorante Tortuga, il primo sorto sull’isola (è in attività dal 1997). Il Tortuga oltre ad offrire piatti della tradizione italiana e capoverdiana, propone cocktail da sorseggiare seduti in riva al mare, magari davanti a un tramonto mozzafiato. A Boa Vista Leo si è trasferito perché stanco della vita in Italia. Dopo un giro in diverse agenzie viaggi, con l’intento di trasferirsi in un luogo caldo, relativamente vicino all’Italia e soprattutto in crescita dal punto di vista turistico, si è lasciato sedurre dalle spiagge e dalle acque cristalline di Boa. L’isola gli ha anche portato l’amore: colei che inizialmente era la sua segretaria è sua moglie da ormai quattro anni. Hanno anche avuto due bambini e sono in attesa del terzo..Boa Vista è stata per Leo un amore a prima vista in tutti i sensi!



lunedì 7 febbraio 2011

Federico Marchesini - Istruttore di Kite-Surf presso la Freestyle School

Federico è un istruttore di kite-surf da sei anni. Ha insegnato in giro per il mondo, finchè non è approdato a Boa Vista e vi si è trasferito in pianta stabile, ammaliato dalle spiagge paradisiache, ideali per praticare lo sport al quale ha dedicato una vita intera. Con sé ha portato la sua famiglia, colpita anch’essa dal clima e dal relax dell’isola. In particolar modo la sua bimba è entusiasta della vita a Boa Vista, dove può praticare sport all’aria aperta e fare lunghe passeggiate sotto il sole. Federico ha fondato la ‘FreeStyle School’ (www.freestyleschool.it o su facebook: freestyleschool kiteboarding), nella quale insegna ogni giorno ai più o meno esperti le tecniche del kite-surf. Potete scrivergli a questo indirizzo: fede@boavistakite.com, o chiamarlo allo 00238 9129936. 

lunedì 24 gennaio 2011

L’artigianato di un popolo semplice


L’immagine che abbiamo di Boa Vista non deve essere solo dettata dai suoi paesaggi, dalla possibilità di fare tantissime attività sportive, le escursioni, la vita in villaggio o le sue immense spiagge esotiche. Questa bellissima isola dell’arcipelago capoverdiano è un immenso contenitore di animi semplici, colorati e cordiali.

Il popolo di Boa Vista è dedito all’artigianato, una pratica che risale a epoche orsono e che permane tutt’oggi grazie alle sue ceramiche di radici africane, i mosaici, i pavimenti, i mobili di legno colorati, le piastrelle di “azulejos” (tipico ornamento dell'architettura portoghese consistente in una piastrella di ceramica smaltata e decorata) e le tegole. Trovandoci in un paese africano non mancano le deliziose statuine di argilla, i cappelli di paglia e gli oggetti di corno e di guscio di noce di cocco.

Ricordiamoci della bontà di questa popolazione, della sua cordialità e radiosità. Un popolo che non chiede mai nulla, ma che da veramente tanto. L’emozione più bella vi sarà trasmessa dai bambini, andate a pescare con loro, saranno orgogliosi di mostrarvi le loro prodezze con la lenza ! Non siate turisti ma parte di loro, prendete un tè in loro compagnia, andare in giro per Sal oppure andate a comprare della dolcissima frutta esotica dalla sciamana!








Lascerete quest’isola con un animo diverso, riscoprendo la vera essenza di una vita semplice e il sorriso non lascerà più il vostro volto!